Ricerca scientifica

L'annuale Convegno sui Progetti Migrans e Gipeto

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Al convegno, che ha visto la partecipazione di un centinaio di persone, sono stati illustrati i risultati degli studi e dei monitoraggi condotti nel 2025 sul territorio italiano e francese.

Sabato 13 dicembre, a Valdieri, si sono riuniti per il tradizionale appuntamento annuale i volontari e gli Enti coinvolti nel monitoraggio dei rapaci alpini e nei Progetti Gipeto e Migrans.

L’incontro è stato organizzato dall'Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime che, insieme all’Ente di Gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie (ente associato), rappresentano il riferimento regionale come Centro di referenza Avvoltoi e Rapaci alpini.

Al convegno, che ha visto la partecipazione di un centinaio di persone, tra rappresentanti degli Enti e i numerosi volontari, sono stati illustrati i risultati degli studi e dei monitoraggi condotti nel 2025 sia in Piemonte che nelle confinanti Liguria, Valle d’Aosta e Francia.

La parte finale del convegno è stata dedicata all'intervento del C.R.A.S. ODV che ha illustrato il proprio lavoro di recupero di fauna e avifauna ferita attraverso le storie di due esemplari di rapaci curati e rimessi in libertà negli scorsi mesi: Fierobecco, un esemplare di biancone (Circaetus gallicus) e Remigio, un avvoltoio monaco (Aegypius monachus).

Infine si è tenuta la presentazione del libro "Il gufo reale. Biologia, status, conservazione" di Bruno Caula, esperto ornitologo.


Il programma completo


Il convegno ha rappresentato, per le Aree Protette Alpi Marittime, anche l'occasione per illustrare i dati del monitoraggio che si tiene tutti gli anni, da metà agosto a fine settembre, a Madonna del Pino (Demonte), nell'ambito di Migrans, progetto che dal 1992 studia la migrazione post-riproduttiva dei rapaci diurni e dei grandi veleggiatori.

Come ogni anno, il grande protagonista è il falco pecchiaiolo (Pernis apivorus) con 5705 osservazioni, seguito dal biancone (Circaetus gallicus) con 871 osservazioni e dal nibbio bruno (Milvus migrans), 79 osservazioni.
Avvistati anche il falco di palude (Circus aeruginosus, 12), il nibbio reale (Milvus milvus, 8), il falco pescatore (Pandion haliaetus, 1), il falco cuculo (Falco vespertinus, 2), l'albanella minore (Circus pygargus, 2), la cicogna nera (Ciconia nigra, 3) e bianca (Ciconia ciconia, 22), il lodolaio (Falco subbuteo, 4), lo sparviere (Accipiter nisus, 4), la poiana (Buteo buteo, 13), l'aquila minore (Hieraaetus pennatus, 1).
Insieme ad altri 97 rapaci avvistati ma non identificati, nel 2025 si è arrivati a un totale di 6824 avvistamenti.

Si ringrazia per la partecipazione e il contributo al convegno: Parc national du Mercantour, Envergures alpines, Aree Protette Alpi Cozie, Unione montana del Pinerolese, Parco Nazionale del Gran Paradiso, Osservazioni Ornitologiche delle Valli di Lanzo, Aree Protette della Valsesia, Parco Naturale Regionale del Beigua, Aree Protette del Monviso, C.R.A.S. ODV, Bruno Caula.

Un ringraziamento speciale va inoltre alla fitta rete di volontari che ogni anno passano parte delle loro giornate "con il naso all'insù" per cercare di avvistare il maggior numero di rapaci possibile.


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Ultimo aggiornamento: 16/12/2025

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